Certi giorni mi hanno sempre affascinata, ed oggi è uno di quei giorni.
Alle 10.21 è arrivato l’Equinozio d’Autunno, entrando davvero dalla porta principale e portando con se una morbida dolcezza, fatta di nuovi profumi, di bellissime novità personali che si mescolano e si confondono con quelle professionali, in una deliziosa danza di cui vi parlerò presto, un giorno, prima o poi…
Oggi voglio solo godermi questo odore di spezie e foglie bagnate, il momento dell’anno che preferisco, l’attimo in cui notte e giorno per tradizione si equivalgono e celebrano il passaggio da una stagione all’altra: uno sguardo indietro per ripensare allo splendore dell’estate e un passo avanti verso l’inverno, cullata da sonnacchiose memorie e dalle carezzevoli sonorità di Winter Marches On..
Torna il ricordo del Giappone, dove si festeggia lo Shubun No Hi, la Festa dell’Autunno, la giornata tradizionale legata alla natura, al cambio della stagione, al rispettoso ricordo dei propri antenati, con quei meravigliosi paesaggi che pian piano si tingono di rosso, come foglie d’acero. Tutto muta, tutto si evolve, ogni cosa segue il proprio ciclo: si dice che nulla accade per caso e, per una strana coincidenza, è questo tema fatto di ventagli ed eleganza che mi accompagna già da qualche giorno, non solo nei bei ricordi di un viaggio fatto qualche anno fa, ma nel mio nuovo progetto legato al Cake Design (prometto, ve ne svelerò i dettagli al più presto..). I progetti a volte sono la parte migliore del mio lavoro, quando improvvisamente, dopo giorni di ricerche, quell’idea prende finalmente forma davanti ai miei occhi. Un istante intimo e silenzioso, accompagnato da una buona tazza di tè.
Autunno, tempo di tè, biscotti e.. macarons!
E quest’Autunno appena arrivato sa già di buono: il profumo del pistacchio si mescola con la forza del cioccolato, le foglie accarezzano invidiose i dolci di questa colazione settembrina. Dolcezza per iniziare bene la giornata, la stessa morbida e rotonda dolcezza della nuova stagione, racchiusa in questi piccoli e fragranti gusci, tanto più deliziosi e apprezzati perché regalati da una cara amica. Una scatolina e un biglietto: la ricetta dei macarons.
Leggo attentamente, un po’perplessa: questi dolci mi affascinano per la loro forma piena e i colori tenui, sono meravigliosamente scenografici e così delicati che un pochino mi inquietano: mi tentano, o forse mi sfidano, perché in realtà io non amo quel loro sapore meringato, tranne quando si lega al cioccolato fondente di cui non riesco a fare a meno! Eppure questo verde macaron al pistacchio ha una tale freschezza in bocca che decido di assaggiarne un altro. Forse dovrei anche decidere di provare queste due belle ricette che Natascia mi ha regalato. Mangio un macaron al cioccolato. Rifletto. La lieve croccantezza del guscio preannuncia l’incredibile pienezza della farcitura. Mi ricorda l’Autunno: il rumore dei passi che scricchiolano sulle foglie, la soffice umidità del terreno, gli odori inaspettati che riempiono le narici. Perché imparare a fare i macarons se ho un’amica che ne sforna a centinaia, mille gusti diversi, uno più buono dell’altro?!
Un sorso di tè e un morsetto a questa tonda delizia. Ho preso la mia decisione: vi scriverò la ricetta dei macarons la prossima volta, nel caso non siate così fortunati come me da avere un’amica che ve li regala!
Alessandra